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Il presente Corso ECM, erogato in modalità FAD asincrona n. 4146-409641, “Impianti cocleari per l’audioprotesista”, organizzato dal Provider SP srl, accreditamento standard n. 4146, si pone l’obiettivo di fornire al tecnico audioprotesista conoscenze propedeutiche e specifiche in merito alle protesi impiantabili, con particolare attenzione all’elet-trofisiologia dell’apparato uditivo ed agli impianti cocleari tradizionali e bimodali, e di dare una panoramica su quelli che sono i criteri per le indicazioni all’impianto.

In questo corso si approfondisce la fisiologia dell’apparato uditivo grazie ad un breve ‘viaggio’ in cui si analizza la funzionalità dell’orecchio interno, medio ed esterno e della membrana timpanica. L’obiettivo è di fornire le conoscenze per riconoscere le caratteristiche elettrofisiologiche dell’apparato uditivo del paziente.

 

INFORMAZIONI LOGISTICHE

Per frequentare il corso:

  1. contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo paola.zerrilli@fiaweb.it per ottenere il rilascio delle credenziali;
  2. Accedere alla piattaforma formazioneanap.it inserendo le proprie credenziali;
  3. Cliccare sul titolo del corso “IMPIANTI COCLEARI PER L’AUDIOPROTESISTA”;
  4. Svolgere il corso cliccando e studiando le varie aree tematiche e rispondendo ai test corrispondenti. Ricordiamo che i singoli test si considerano superati con il 75% delle risposte esatte e che sono possibili al massimo 5 tentativi, esauriti i quali il test sarà considerato fallito e non sarà più possibile ottenere i crediti. Al termine di tutti i test e del questionario di gradimento sarà possibile stampare il proprio attestato cliccando sul pulsante corrispondente.

Per iscrizioni multiple contattare la Segreteria Associativa ai contatti in calce o con una mail a paola.zerrilli@fiaweb.it.

Il presente Corso ECM, erogato in modalità FAD asincrona n. 4146-xxxxxx, Edizione n. 01 denominato “Corso demo Agenas”, organizzato dal Provider SP srl, accreditamento standard n. 4146, ha lo scopo di illustrare al professionista dell’audioprotesi le metodiche più efficaci per il corretto adattamento protesico e per supportare adeguatamente il paziente in ogni momento, anche dopo la fase iniziale dell’applicazione. 

Seguendo questo metodo, l’audioprotesista raccoglierà tutte le informazioni utili ad ottimizzare il flusso di lavoro al fine di raggiungere l’obiettivo principale: la soddisfazione di ogni paziente, nel minor numero di visite possibile. Questo permetterà al professionista di avere più tempo da dedicare a ciascun paziente, ma anche di essere maggiormente disponibile per accoglierne di nuovi; consentirà inoltre di massimizzare la positività dell’esperienza del paziente, che otterrà soddisfazione in tempi brevi.

Nel primo capitolo - “Costruzione di un corretto rapporto con il paziente: strumenti di valutazione e di counseling per la definizione del percorso protesico/riabilitativo” - verranno affrontate tutte le procedure e i test a cui sottoporre il paziente al fine di delineare il quadro dettagliato della sua perdita uditiva, così da definire il percorso protesico e riabilitativo più adatto, dal primo ascolto delle esigenze fino alla scelta dell’apparecchio acustico.

Nel secondo capitolo - “Fitting 3.0: metodiche applicative per l’ottimizzazione della pratica audioprotesica” - verranno esposte le più efficaci procedure di adattamento, partendo dalla prima applicazione dell’apparecchio acustico fino ad arrivare alla sua regolazione ottimale per ogni singolo paziente. Il principale strumento per ottenere questo risultato saranno le misure Real-Ear, estremamente efficaci sia nel momento del fitting che nei successivi appuntamenti di follow-up. 

Nel terzo ed ultimo capitolo - “Massimizzazione dell’efficacia nella gestione degli interventi sull’apparecchio acustico: riparazione, rivalutazione e sostituzione” - saranno trattate le opportune azioni da attuare durante la vita dell’apparecchio acustico, dalla pulizia all’utilizzo dell’orecchio elettronico al fine di stabilire la corretta funzionalità dell’apparecchio stesso. Verranno inoltre illustrati gli strumenti specifici implementati nelle più avanzate apparecchiature diagnostiche, progettati per facilitare il percorso di upgrade dell’apparecchio acustico, poiché permettono di tradurre nel nuovo dispositivo le regolazioni utilizzate nel precedente.

L’utilizzo di immagini, grafici, schemi e video renderà il corso particolarmente agevole da seguire ed interattivo, così da garantire la massima facilità di apprendimento.


INFORMAZIONI LOGISTICHE

Per frequentare il corso:

1.    contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo paola.zerrilli@fiaweb.it per ottenere il rilascio delle credenziali;

2.    Trasmettere copia del bonifico unitamente ai dati di fatturazione a paola.zerrilli@fiaweb.it ed attendere via mail le indicazioni di abilitazione 

3.    Accedere alla piattaforma formazioneanap.it inserendo le proprie credenziali 

4.    Cliccare sul titolo del corso “L’audioprotesista al centro del percorso riabilitativo: metodo e sistemi.” 

5.    Svolgere il corso cliccando e studiando le varie aree tematiche e rispondendo ai test corrispondenti. Ricordiamo che i singoli test si considerano superati con il 75% delle risposte esatte e che sono possibili al massimo 5 tentativi, esauriti i quali il test sarà considerato fallito e non sarà più possibile ottenere i crediti. Al termine di tutti i test e del questionario di gradimento sarà possibile stampare il proprio attestato cliccando sul pulsante corrispondente.






Questo corso prende in esame l’ipoacusia e la sua classificazione dal punto di vista storico. Il primo capitolo fornisce al discente una panoramica sull’evoluzione, nel corso dei Secoli, del rapporto uomo – sordità; il secondo – dopo alcuni cenni di anatomofisiologia dell’orecchio – illustra le metodiche di classificazione delle varie tipologie di ipoacusia; il terzo fornisce una panoramica storica delle strategie rimediative dell’ipoacusia.  I contenuti di questa FAD costituiscono, pertanto, i fondamenti per una rimediazione protesica efficace e mirata al raggiungimento del bene del soggetto ipocausico. L’obiettivo del corso è quello di aver consolidato alla conclusione del percorso formativo le seguenti conoscenze e competenze professionali: Conoscere l’evoluzione storica del concetto di ipoacusia, riconoscere il tipo di ipoacusia, conoscere l’eziologia dei principali tipi di ipoacusia, conoscere l’evoluzione tecnologica degli apparecchi acustici



Spesso, nel linguaggio comune, qualsiasi difetto uditivo viene identificato con il termine "sordità". Questa semplificazione comporta, in realtà, incomprensioni sulla natura del deficit e rischia di indurre in errore sia il paziente sia i professionisti sanitari che compongono l’équipe multidisciplinare che ha in carico il soggetto ipoacusico, in particolare sul piano delle indicazioni terapeutiche e dell’approccio protesico.  Nello specifico, il termine "sordità" deve essere utilizzato solo per quei soggetti affetti da un deficit uditivo così grave da non poter trarre vantaggio da nessuna amplificazione acustica. In tutti gli altri casi deve essere utilizzato il termine “ipoacusia”. Basandosi su queste premesse, questo corso nasce in primis per fare chiarezza sulle principali metodiche di approccio strumentale alla terapia protesica del deficit uditivo e poi per consolidare nel discente le nozioni di rimediazione protesica del paziente presbiacusico.


Questo corso intende esaminare le principali metodiche di approccio all’acufene e le tecniche di valutazione audiologica per i pazienti che presentano tale disturbo.Il tinnito è un sintomo ad elevata incidenza: quasi il 20% della popolazione ha avuto qualche esperienza con esso. L’acufene nel 5% dei casi porta ad una disabilità, ed addirittura nel 2% determina un vero e proprio handicap con forti ripercussioni sulla qualità della vita dei pazienti. Tale fenomeno è legato in molti casi all’ipoacusia.La natura degli acufeni è molto complessa: non è un fenomeno esclusivamente di origine periferica ed auricolare, ma multifattoriale ed ampiamente condizionato da danni organici e non, e coinvolge varie aree del sistema nervoso centrale e periferico. Tale complessità si riflette sul suo trattamento sanitario, che prevede numerose metodiche in costante aggiornamento.


Questo corso ha come scopo quello di addestrare l’Audioprotesista all’utilizzo di misure in situ per il fitting degli apparecchi acustici, uno degli strumenti più efficaci per garantire al paziente il raggiungimento del miglior fitting audioprotesico possibile.  L’opzione di misurare il segnale prodotto da un apparecchio acustico a livello del timpano permette di tenere in considerazione il contributo all’amplificazione di ciascun componente del sistema, ed infatti possiamo notare che, a parità di intensità del segnale emesso, la pressione sonora che si genera in una cavità piccola è maggiore di quella che si genera in una cavità di volume maggiore, e qualora l’audioprotesista si basasse unicamente sulle misure fornite dal produttore, si incorrerebbe nel rischio di un’amplificazione esagerata dei suoni prodotti al timpano.  Utilizzando invece un sistema REM, si acquisiscono segnali che mostrano l’effettivo livello di pressione sonora prodotto al timpano del paziente protesizzato, e si possono conseguentemente aggiustare i guadagni del dispositivo nel modo che più risponde alle esigenze di chi lo indossa. In ambito audioprotesico, l’utilizzo di un sistema per l’acquisizione di misure in situ (Real-Ear Measurement, REM) ha inoltre lo scopo di quantificare in modo affidabile e oggettivo i livelli di amplificazione prodotti da un apparecchio acustico direttamente nel canale uditivo del paziente in esame, misurandoli tramite un microfono sonda. In sintesi, l’obiettivo di questo corso è quello di aver consolidato alla conclusione del percorso formativo le seguenti competenze professionali: Utilizzo delle misure in situ,  le misure di risposta e di guadagno, studio delle curve target emisure in coupler e i segnali di stimolo speech-like.


Il presente corso (Provider For. Med. Srl Id 4695) si rivolge a tutti gli Audioprotesisti Associati chenel triennio 2014-2016 non hanno completato il proprio obbligo formativo (150 al netto di esoneri ed esenzioni).Il recupero dei crediti sarà possibile per chi, nel triennio scorso, ha acquisito almeno la metà dei crediti previsti dal proprio obbligo formativo. In fase consuntiva, quando i crediti verranno caricati sulla banca dati del Co.Ge.A.P.S, il professionista potrà richiedere che vengano destinati al recupero e saranno quindi spostati di competenza al triennio passato, permettendo così di recuperare fino al 50% dei crediti complessivi dovuti nel triennio 2014/2016. Il corso ECM diviso in tre capitoli distinti, ha l'obiettivo di aggiornare e di consolidare nel Tecnico Audioprotesista le conoscenze in merito alla presbiacusia, le misurazioni in-situ degli apparecchi acustici ed il counseling audioprotesico.Si ricorda in ultimo che questo corso potrà essere fatto solo dagli utenti che non lo hanno seguito e completato nel triennio scorso, in caso contrario i crediti conseguiti verranno cancellati d'ufficio dal provider.


Questo corso ECM (Provider For. Med. Srl Id 4695) in modalità FAD prenderà in esame le principali malattie dell’orecchio, con particolare riferimento all’ipoacusia ed al trauma acustico, che fanno parte bagaglio di conoscenze e competenze scientifiche del Tecnico Audioprotesista. L’obiettivo è quello di aver consolidato alla conclusione del percorso formativo le seguenti competenze professionali: Riconoscere, nei limiti delle proprie competenze, le principali malattie dell’orecchio (medio, interno ed esterno) ed il loro impatto sull’udito-.Riconoscere e valutare la perdita d’udito da trauma acustico. Riconoscere e valutare i vari tipi di ipoacusia



Questo corso ECM (Provider For. Med. Srl Id 4695) in modalità  FAD , diviso in tre capitoli distinti, ha l'obiettivo di aggiornare e di consolidare nel Tecnico Audioprotesista le conoscenze in merito alla presbiacusia, le misurazioni in-situ degli apparecchi acustici ed il counseling audioprotesicoLa presbiacusia (capitolo 1), ossia l'insieme dei disturbi della funzione uditiva che si manifestano con l'avanzare dell'età , rappresenta la causa più frequente di sordità  nell'adulto, visto anche il progressivo prolungamento della vita media in particolare nel mondo occidentale. Per questo motivo, si tratta di una delle problematiche più comuni che il Tecnico Audioprotesista deve saper affrontare nella sua pratica professionale quotidiana. Il secondo capitolo affronta le misurazioni in-situ degli apparecchi acustici. Il termine misurazione in-sito (REM), o con "orecchio reale", è comune tra i Tecnici Audioprotesisti e sta ad indicare una serie di misurazioni diverse volte a identificare le caratteristiche acustiche degli apparecchi. In Audiologia clinica, lo scopo delle misurazioni in-situ è essenzialmente quello di comparare e di verificare le proprietà  acustiche di un apparecchio rispetto al target prescritto. Pertanto, oltre all'indispensabile competenza tecnica, è necessario porre grande cura nella preparazione del paziente ed accertarsi che sappia comunicare in modo chiaro e comprensibile qualsiasi eventuale disagio, in modo da essere pronti ad intervenire immediatamente, qualora vi sia un disagio evidente. Il corso si conclude con un capitolo relativo al counseling audioprotesico. La protesizzazione del paziente ipoacusico, anche se eseguita con competenza ed utilizzando i dispositivi più moderni e adeguati, non rappresenta l'evento conclusivo del percorso protesico. è di frequente riscontro nella pratica clinica l'abbandono del device da parte del paziente, anche in presenza di un fitting consono alle necessità  dello stesso. In tale contesto risulta fondamentale il processo di counseling audioprotesico, che racchiude quell'insieme di momenti interattivi tra il paziente e gli specialisti del settore.


All'interno delle competenze previste dal profilo dell'Audioprotesista, la corretta esecuzione e la comprensione del significato delle prove di valutazione del paziente ipoacusico rappresentano senza dubbio tra i più importanti aspetti della preparazione professionale.Nel corso del tempo, gli approcci alla valutazione dell'udito si sono modificati in base alla ricerca scientifica e metodologica che in questo campo ha visto un grande sviluppo. La tendenza che si riscontra immediatamente è un approccio all'udito in quanto funzione vitale, e non meramente in quanto capacità percettiva. Il nostro orecchio è sì un sofisticato meccanismo in grado di trasformare onde meccaniche in impulsi elettrici, ma anche e soprattutto un primario veicolo di informazioni per il nostro cervello, informazioni che sottostanno ad una quantità pressoché infinita di variabili. Per questo motivo, l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel nuovo documento sulle disabilità denominato ICF (International Classification of Function, Disability and Health), ha associato lo stato di un individuo non solo a funzioni e strutture del corpo umano, ma anche ad attività a livello individuale o di partecipazione nella vita sociale, in un quadro in cui la rimediazione dall'ipoacusiasi avvale sempre più spesso di metodologie orientate ad una presa in carico del paziente in quanto persona. Per una protesizzazione efficace e per la corretta selezione della soluzione acustica più appropriata sono fondamentale importanza, quindi, sia i test strumentali oggettivi, che consentono di applicare correttamente l'apparecchio acustico e di rapportarsi in modo efficace, grazie a dati scientifici e terminologie tecniche univoche e codificate, con le altre figure professionali che si occupano della presa in carico del paziente ipoacusico (ORL, audiologi, logopedisti, audiometristi - ognuna di queste figure esegue ed utilizza i test audiometrici secondo le proprie attribuzioni: l'équipe ORL afine diagnostico per individuare e valutare le patologie, l'Audioprotesista a fine protesico per la selezione e l'adattamento dell'apparecchio acustico sulla base del residuo uditivo del soggetto), sia le valutazioni psicologiche del soggetto ed il counseling durante tutte le fasi del protocollo applicativo. La tecnologia mette a disposizione moltissimi test audiologici per valutare l'acuità uditiva(discriminazione di volume, tono, localizzazione, direzionalità, parlato in competizione, etc.), dei quali, sebbene non tutti facciano parte della quotidiana routine audioprotesica, l'Audioprotesistadeve necessariamente comprendere il significato: saper leggere qualsiasi dato strumentale audiometrico è un bagaglio tecnico - professionale indispensabile, ed è il terreno condiviso sul quale può costituirsi il team multidisciplinare che si occupa della salute del paziente ipoacusico.Parimenti, esistono test psicometrici appositamente studiati per fornire all'Audioprotesista informazioni fondamentali per l'individuazione della soluzione acustica più appropriata. Questo corso ECM (Provider For. Med. Srl Id 4695) in modalità FAD esaminerà i principali test audiometrici in uso nella pratica corrente (con riferimento speciale a due test di recente introduzione: l'ANL - Livello di rumore accettabile e il WMC - Capacità di memoria di lavoro),focalizzandosi sull'utilità a fini protesici - valutazione del soggetto, selezione e adattamento dell'apparecchio acustico - e con brevi ma necessari excursus di diagnostica, che sebbene non rientrino nelle competenze dell'Audioprotesista, fanno parte della sua necessaria preparazione scientifica. L'ultimo capitolo del corso è dedicato alla valutazione psicologica del paziente ipoacusico, con ricche indicazioni su come operare nella pratica professionale quotidiana.



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