Quaderni di Audioprotesi: dall’inquadramento strumentale alla rimediazione protesica del paziente presbiacusico
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Spesso, nel linguaggio comune, qualsiasi difetto uditivo viene identificato con il termine "sordità". Questa semplificazione comporta, in realtà, incomprensioni sulla natura del deficit e rischia di indurre in errore sia il paziente sia i professionisti sanitari che compongono l’équipe multidisciplinare che ha in carico il soggetto ipoacusico, in particolare sul piano delle indicazioni terapeutiche e dell’approccio protesico. Nello specifico, il termine "sordità" deve essere utilizzato solo per quei soggetti affetti da un deficit uditivo così grave da non poter trarre vantaggio da nessuna amplificazione acustica. In tutti gli altri casi deve essere utilizzato il termine “ipoacusia”. Basandosi su queste premesse, questo corso nasce in primis per fare chiarezza sulle principali metodiche di approccio strumentale alla terapia protesica del deficit uditivo e poi per consolidare nel discente le nozioni di rimediazione protesica del paziente presbiacusico.